21 marzo 2014: XIX Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le oltre 900 vittime innocenti delle mafie.
Dal 1996 ogni anno il 21 marzo, Libera Associazione Nomi e Numeri contro le mafie, celebra la giornata della memoria, con una grande manifestazione che quest’anno si svolgerà a Latina, ma s’impegna anche, attraverso i presidi, ad organizzare momenti di riflessione e ricordo in molti Comuni del territorio nazionale, perché il primo giorno di primavera diventi simbolo della speranza che si rinnova, prendendo ad esempio i famigliari delle vittime che hanno trovato il coraggio e la forza di superare il loro dramma ed impegnarsi nella ricerca della giustizia, trasformando il loro dolore in uno strumento concreto e non violento di lotta ad ogni forma di violenza e sopruso.
Il momento centrale di questa giornata è la lettura dei nomi delle vittime, atto che restituisce loro dignità e ne onora la memoria: si tratta di semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle Forze dell’Ordine, imprenditori, sacerdoti, sindacalisti, esponenti politici ed amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.
Il presidio “Don Pino Puglisi” presente in Val Sangone, ha organizzato a Giaveno in piazza Mautino dalle ore 14,30 la lettura dei nomi delle oltre 900 vittime innocenti di mafia, coinvolgendo alcuni alunni della scuola primaria di primo grado “Crolle” e della secondaria di primo grado “Gonin”, incontrati nelle scorse settimane dal presidio.
Saranno presenti anche alcuni studenti della scuola secondaria di secondo grado “B.Pascal” e alcuni ragazzi associati al circolo ARCI “Hakuna Matata” di Bruino.
La giornata si concluderà con la proiezione alle 21, 30 presso la sede del Circolo Hakuna Matata a Bruino, Via Roma 28, del film “Fortapasc”, con ingresso gratuito riservato ai soci.
La giornata del 21 marzo rappresenta per il presidio “Don Pino Puglisi” una tappa importante in un percorso che vuole stimolare il territorio nell’accrescimento della consapevolezza che tutti siamo responsabili della difesa della legalità e ritiene che fare memoria sia, usando le parole di Don Ciotti “ un impegno verso i familiari delle vittime, verso la società tutta ma, prima ancora, verso le nostre coscienze di cittadini, di laici e di cristiani, di donne e uomini che vivono il proprio tempo senza rassegnazione”.